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Domande frequenti

Class action si o no?
 
E' stata avviata da alcune associazioni dei consumatori  una “class action” presso il Tribunale di Venezia, competente a decidere su tale azione perché il gruppo VW Italia ricade sotto il suo ambito.
Tale azione non riguarda chi abbia acquistato l'auto per motivi professionali o imprenditoriali. Quindi non tocca studi professionali e aziende. E' dedicata soltanto ai consumatori.
La prima udienza si terrà nel nuovo anno. Soltanto dopo che il Tribunale avrà deciso sulla ammissibilità dell'azione di classe si porrà il problema per i consumatori se aderire a questa iniziativa.
I nostri studi interverranno in tale azione nelle fasi preliminari al fine di fornire il loro contributo all'accertamento delle responsabilità e delle svariate ipotesi di tutela esercitabili in quella sede.
Tuttavia, nelle azioni di classe è sempre dietro l’angolo il rischio di liquidazioni non personalizzate e livellate verso il basso. La “class action” italiana non brilla per particolari garanzie di risarcimenti integrali. Inoltre si registra la tendenza delle associazioni dei consumatori a trovare accordi che magari non risultano particolarmente vantaggiosi per i singoli, come purtroppo già verificatosi nel caso dell'affondamento della Costa Concordia.
Dunque, deve essere chiaro come per tutelarsi al meglio non sia necessario passare attraverso la “class action”: chi desidera coltivare i propri diritti, qualora apparisse che l'adesione all'azione di classe possa essere dannosa per gli interessi specifici del singolo, può percorrere altre strade. In particolare, può intentare una causa da solo o preferibilmente, insieme ad altri consumatori, partecipare ad una cd. “azione di gruppo” o "azione collettiva", che, a differenza della “class action”, permette di presentare richieste “personalizzate” e di agire presso il foro di residenza.
I nostri studi sono al lavoro per apprestare queste azioni a tutela dei possessori di veicoli interessati dallo scandalo a prescindere che si tratti di consumatori o di professionisti o aziende.


Tutelarsi con iniziative penali?
Allo stato non sono stati accertati reati di alcun tipo, ma soltato ipotizzati (frode in commercio). Alcune procure, tra cui anche quella di Torino, hanno già ricevuto denunce-querele e si preannunciano indagini in tali sede.
I nostri studi stanno seguendo anche questo versante.
Questo percorso dovrebbe permettere degli accertamenti tecnici senza esborsi per i querelanti possessori di automobili. Tuttavia il rischio per questi è di trovarsi a dipendere dalle tempistiche delle procure e dei loro consulenti tecnici. La via dei giudizi civili, invece, permette di controllare tempi e modalità delle indagini tecniche alle quali stiamo già lavorando anche a livello internazionale. La risposta dunque al momento è: seguire i procedimenti, al loro interno, senza vincolarsi ai rigidi schemi della procedura penale.


Come relazionarsi con VW?
Prima di tutto, evitate di firmare eventuali documenti liberatori a favore del Gruppo Volkswagen senza aver prima ricevuto un parere legale e tecnico. il Gruppo Volkswagen infatti ha comunicato che effettuerà una campagna di richiamo delle vetture interessate, molto probabilmente con lettere inviate entro il 2015 e lavori sulle auto a partire dal 2016, e che si accollerà "ogni costo": i consumatori sappiano che l'effettuazione della campagna di richiamo (sostituzione/modifica della centralina e/o del software, eventuali gadget addizionali) può non compensare interamente il proprietario di eventuali maggiori danni subiti in passato, allo stato ancora ignoti, nè di quelli, di quantificazione ancora incerta, futuri: per queste ragioni è estremamente importante essere prudenti nelle relazioni con VW.

Emissionidiesel.com I info@emissionidiesel.com

Volkswagen, Audi, Skoda, Seat e Volkswagen Veicoli Commerciali sono marchi registrati, l'uso che se ne fa in queste pagine è a scopo informativo.
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